La Ruota del Tempo Wiki
Advertisement

Nella serie di dodici romanzi fantasy La Ruota del Tempo dello scrittore statunitense Robert Jordan, i Figli della Luce, conosciuti anche come Manti Bianchi, costituiscono un gruppo di fanatici religiosi, organizzati sul modello di un ordine militare.

Caratteristiche[]

I Figli della Luce sono uomini che hanno votato la loro intera esistenza a combattere contro l’Ombra, vestono solitamente come soldati ed indossano anche un caratteristico mantello bianco, sul quale è ricamato un sole dorato, all'altezza del cuore. I Figli della Luce sono una organizzazione internazionale, infatti i membri provengono da tutte le nazioni del continente della Randland.

Il loro credo però sconfina spesso con il fanatismo ed inoltre pecca di molti errori, ad esempio sono convinti che l’Unico Potere sia un dono del Tenebroso, perciò qualsiasi incanalatore, comprese le Aes Sedai (solitamente chiamate spregiativamente dai Figli come le streghe di Tar Valon), sono per logica al servizio dell’Ombra. Inoltre tutti coloro che hanno avuto in qualche modo a che fare con la Torre Bianca, devono in qualche modo essere Amici delle Tenebre e perciò sterminati. Date queste premesse, incolpano tutte le Aes Sedai, non solo gli incanalatori maschi, della Frattura del Mondo.

Il fondatore dei Figli, Lothair Mantelar scrisse un suo famoso libro di precetti "La via della luce" ed organizzò l'ordine a partire dall'anno 1021 della Nuova Era, nel corso del caotico periodo della Guerra dei Cento Anni, che vide il frantumarsi del Grande Impero di Artur Hawkwing. Il suo scopo iniziale era di organizzare gruppi di predicatori e di preghiera contro gli Amici delle Tenebre, ma dopo la sua morte l'organizzazione divenne sempre più di tipo militare e molti suoi insegnamenti e precetti vennero stravolti, ad esempio Mantelar si era limitato a dire che l'uso dell'Unico Potere, potesse indurre in tentazione, non che il suo uso fosse intrinsecamente malvagio.

Gli organi di comando dei Figli della Luce avevano sede nella Fortezza della Luce, nella città di Amador capitale dell'Amadicia. L'Amadicia aveva un re, che in realtà governava solo di nome; infatti era il Lord Capitano Comandante dei Figli della Luce il vero governate dello stato (a sua volta il Lord Capitano Comandante viene eletto dal Consiglio dei Consacrati).

Poiché erano ormai moltissimi secoli che i Figli governavano l’Amadicia, essi avevano ormai trasformato questa nazione in un paese puritano, dal quale più volte avevano cercato di estendere il loro potere e la loro influenza su altre nazioni, provocando anche della guerre (come la cosiddetta Guerra dei Manti Bianchi che coinvolse l'Altara ed Illian). Inoltre gruppi di Manti Bianchi si potevano trovare sparsi in quasi ogni paese, dove propagandavano le loro idee, spesso con metodi brutali e feroci.

I Seanchan hanno però recentemente conquistato l'Amadicia, quindi una buona parte dei Figli sono stati ridotti a dei da'covale dei Seanchan; un'altra parte invece, guidata da Asunawa, ha prestato giuramento di fedeltà ai conquistatori; infine il gruppo più consistente, guidato dal nuovo Lord Capitano Comandante Galadedrid Damodred, si appresta ad allearsi con le Aes Sedai in vista dell'Ultima Battaglia.

Nel corso del Libro XIII i due gruppi si incontrano di nuovo, mentre Asunawa riprende brevemente il controllo di entrambi, prima di venire travolto. Galad quindi riottiene il comando e dopo aver avuto prova delle capacità di Perrin si allea con lui, per partecipare assieme all'Ultima Battaglia.

La Mano della Luce[]

La Mano della Luce costituisce un ordine all'interno dei Figli della Luce, che si è specializzato nell'interrogare e processare le persone ritenute colpevoli, di conseguenza i suoi membri sono anche detti Inquisitori. I suoi membri si distinguono perché sul mantello bianco portano il simbolo di un pastorale rosso, anziché del sole. Gli Inquisitori sono molto brutali nelle loro inchieste, praticano spesso la tortura ed estorcono confessioni anche dalle persone innocenti. Essi sono guidati dall'Alto Inquisitore Rhadam Asunawa che non nasconde ambizioni personali.

I più recenti Lord Capitani Comandanti[]

Pedron Niall[]

Pedron Niall è stato uno dei Cinque Grandi Capitani delle Terre Bagnate, ed ha guidato i Figli della Luce negli ultimi trenta anni; la sua abilità militare venne mostrata nel corso delle guerre contro l'Altara e poi nella Guerra Aiel. Il suo fidato segretario era Sebban Balwer, il quale in realtà era soprattutto a capo del suo vasto servizio spionistico. Nei primi libri si vede Pedron Niall mentre pianifica notevoli azioni per estendere l’influenza dei Figli in varie nazioni (soprattutto nella Piana di Almoth, a Tarabon, in Altara e poi, dopo la cattura di Morgase, nell'Andor), approfittando del caos che si propaga per l’avvento del Drago Rinato e dall’arrivo dei Seanchan. Pedron Niall però non crede affatto che Rand al'Thor sia il Drago Rinato o che i Seanchan siano i successori di Artur Hawkwing, tornati a reclamare i loro dominii, con strani animali ed incanalatrici incatenate (le damane); egli crede piuttosto che tutti questi eventi siano solo delle abili macchinazioni ordite delle Aes Sedai. Inoltre si fa convincere da Padan Fain ad inviare dei Figli a devastare i Fiumi Gemelli. Purtroppo per lui, Pedron Niall si accorge troppo tardi del suo errore, perché viene assassinato nel suo studio, da uno dei suoi collaboratori, probabilmente istigato dal suo successore, il Capitano Eamon Valda, e proprio nel momento in cui riceve notizie sicure sui Seanchan.

Eamon Valda[]

Valda nei primi libri è un Lord capitano dei Manti Bianchi, che si trova dapprima a Caemlyn a fomentare dissenso contro la regina Morgase e poi segue la principessa Elayne portata a Tar Valon, per poi infine essere richiamato ad Amador da Pedron Niall. Appena giunto alla Fortezza della Luce, inizia a complottare con Asunawa e quasi certamente provoca la morte del suo predecessore, in combutta con l'Alto Inquisitore. Eletto perciò Lord Capitano Comandante, guida per un breve periodo i Figli della Luce. Quando Amador viene conquistata dai Seanchan, Valda sfugge alla loro avanzata perché in quel momento si trova nel nord di Amadicia, con il grosso delle sue truppe. Dopo la sconfitta definitiva degli eserciti di Ailron, ultimo re di Amadicia, Valda accetta il punto di vista di Asunawa di prestare giuramento ai conquistatori Seanchan. Prima di ricongiungersi a loro però, Valda viene sfidato a duello da Galad Damodred, perché ha stuprato la sua madre adottiva, Morgase di Andor. Inaspettatamente Galad vince il duello contro Valda e lo uccide, nonostante quest'ultimo fosse spadaccino molto più abile di lui (Valda infatti era un Maestro Spadaccino con diritto di portare una Spada con il Marchio dell'Airone).

Galadedrid Damodred[]

Dopo il duello con Valda, Galad viene acclamato dai Figli della Luce come loro nuovo Lord Capitano Comandante; Galad decide di guidarli a nord, lontano dai Seanchan e dove potranno congiungersi alle forze che affronteranno l'Ultima Battaglia. Un piccolo, ma consistente gruppo di Manti Bianchi, resta però sotto la guida di Asunawa e quindi sotto l'autorità Seanchan.

Altri Manti Bianchi[]

Jaichim Carridin[]

E' un ufficiale di alto rango dei Manti Bianchi ed un inquisitore della Mano della Luce. Egli è anche un Amico delle Tenebre.

Asunawa[]

Rhadam Asunawa è l'Alto Inquisitore che comanda la Mano della Luce. Quando Valda ritorna ad Amador, Asunawa gli confida le sue perplessità a proposito di Niall nei confronti del Profeta Masema, delle Aes Sedai a Salidar e dei suoi piani su Morgase, che lui vorrebbe mettere subito sotto interrogatorio; quindi i due iniziano a complottare assieme. Egli quindi è quasi sicuramente rimasto coinvolto nell'eliminazione di Pedron Niall assieme a Valda, a cui poi assicura il comando dei Figli. Particolarmente fanatico, prende piacere nel torturare gli accusati, tra i quali alla fine finisce proprio anche Morgase. Dopo la conquista dell'Amadicia da parte dei Seanchan, fa in modo che i Figli si alleino a questi ultimi, accettando di esserne vassalli, ed incontrandolo Suroth pensa che Asunawa sia completamente sbilanciato mentalmente, a causa del suo odio per le damane.

Il duello di Galad con Valda però, fa fallire i piani di Asunawa, lasciandolo al comando di solo circa duemila Figli. All'inizio del Libro XIII Asunawa, grazie all'appoggio Seanchan, a nuovi reclutamenti di soldati ed al tradimento di alcuni esploratori, riesce a tendere una trappola a Galad, che per evitare spargimenti di sangue tra i Figli, accetta di farsi arrestare ed interrogare sotto tortura. Di fronte al comportamento esemplare di Galad, anche dopo essere stato torturato, i Capitani dei Manti Bianchi si ribellano ad Asunawa, lo uccido e riaccettano il comando di Galad.

Geofram Bornhald[]

Egli è stato uno dei Lord Capitani dei Manti Bianchi. Nel Libro I cattura Egwene e Perrin in uno Stedding e li tiene prigionieri con il proposito di portarli in Amadicia, per ulteriori interrogatori. Successivamente Niall lo manda in Tarabon e nella Piana di Almoth una intera legione di Figli, per preparare il terreno ai suoi piani di azione. Jaichim Carridin gli ordina di tenersi lontano da Capo Toman, ma disturbato dalle notizie che giungono da Falme, Geofram porta le sue truppe laggiù, provocandone la distruzione per mano dei Seanchan.

Jareth Byar[]

Jareth Byar è uno degli ufficiali dei Manti Bianchi, che prende in particolare odio Perrin Aybara e tenta in tutti i modi di farlo morire.

Dain Bornhald[]

Dain Bornhald è il figlio del Capitano Geofram Bornhald e lui stesso un giovane ufficiale dei Manti Bianchi.

Omerna[]

Abdel Omerna era un Figlio di alto rango, di statura imponente e dalla faccia che incute timore, ma era solo una figura di facciata, che all'apparenza si occupava di gestire la rete spionistica dei Manti Bianchi, mentre in realtà il vero gestore era il segretario personale di Niall, Sebban Balwer. Successivamente Omerna viene indotto quasi certamente da Valda ed Asunawa ad assassinare Niall, per poi subito dopo essere ucciso da loro.

Advertisement