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Verin

Verin Mathwin è una Aes Sedai dell’Ajah Marrone. Verin d’aspetto è rotondetta, con una faccia squadrata, ha occhi scuri ed un tocco di grigio nei capelli (il che indica, per una Aes Sedai, che ha superato abbondantemente il centinaio di anni, secondo alcune stime potrebbe avere tra i 150 ed i 180 anni, ma forse ha addirittura superato i 200), è bassa di statura ed a volte i suoi modi sono materni. Come tutte le marroni pare spesso presa dai propri pensieri, ma in realtà risulta sempre ben consapevole di ciò che la circonda e a volte viene descritta, con i suoi occhi sempre guizzanti, come “un uccello pronto a ghermire un verme”. Proviene da Far Madding, una città dalla quale è stata esiliata moltissimi anni prima, per ragioni rimaste ancora sconosciute.

Vicende di Verin[]

Tra tutti i personaggi de La Ruota del Tempo Verin Sedai è forse quello che risulta circondato da più misteri. Fa la sua comparsa nel secondo libro della saga: Verin è l’unica tra tutte le Aes Sedai che accompagnano l’Amyrlin Siuan Sanche a Fal Dara, a capire di trovarsi di fronte al Drago Rinato. Perciò resta in qualche maniera coinvolta da Siuan e Moiraine nei loro piani, sebbene le due non siano completamente convinte di quanto possano fidarsi di lei. Quando la caccia al Corno di Valere è già iniziata, Verin raggiunge Perrin, Mat e gli Shienaresi, nei pressi del Pugnale di Kinslayer, dicendo di essere stata mandata da Moiraine (cosa successivamente smentita). Il loro gruppo si ricongiunge con Rand a Cairhien e dopo varie vicende sono costretti a seguire Padan Fain fino a Falme, attraverso una Pietra Portale, il cui uso viene in parte spiegato proprio da Verin. Verin affianca Rand nelle sue imprese ma evita alla fine di recarsi a Falme, per il pericolo delle damane seanchan. Dopo Falme, Verin riconduce a Tar Valon le tre ragazze amiche di Rand (Egwene al'Vere, Elayne Trakand e Nynaeve al'Meara), Mat per essere guarito e porta con sé anche il Corno di Valere. Racconta a Siuan cosa è successo ed assieme le due nascondono il Corno, probabilmente dentro la stessa Torre Bianca. Successivamente, su indicazione di Siuan Sanche, consegna ad Egwene i documenti riguardanti le componenti dell’Ajah Nera che hanno compiuto delitti dentro la Torre; di sua iniziativa però, Verin consegna alla ragazza anche l’anello ter'angreal per entrare in Tel'Aran'Rhiod, il Mondo dei Sogni (Verin fa questo all’insaputa di tutti, inoltre, in maniera sospetta, non consegna ad Egwene gli appunti riguardanti precedenti esperienze nel Mondo dei Sogni).

Nei libri seguenti Verin ed Alanna Sedai si recano nei Fiumi Gemelli per testare le giovani ragazze nell’uso dell’Unico Potere, scoprendo molti talenti tra le giovani. Le due però restano coinvolte nell’arrivo dei Manti Bianchi ed Alanna perde uno dei suoi custodi. Dopo l’arrivo di Perrin e l’attacco di un’orda di Trolloc, le due Aes Sedai aiutano la gente dei Fiumi Gemelli a risolvere i loro problemi, per mettersi infine in viaggio verso Caemlyn con le ragazze. Nella capitale di Andor hanno un incontro turbolento con Rand e Verin manovra abilmente le altre Aes Sedai presenti, per far fallire la missione diplomatica di Salidar. Successivamente Verin è nel gruppo di Aes Sedai che raggiunge i Pozzi di Dumai assieme a Perrin, partecipa alla battaglia ed aiuta a liberare Rand, infine è tra le prime a giurare fedeltà al Drago Rinato.

Nel campo Aiel vicino a Cairhien, Verin, utilizzando un piccolo angreal (tenuto nascosto alle altre sorelle da oltre quaranta anni), induce segretamente le sorelle prigioniere a servire il Drago Rinato (ed in questo modo trasgredisce una legge della Torre Bianca che proibisce la coercizione usando l’Unico Potere). Dopo l’arrivo di Cadsuane, Verin si aggrega al gruppo di questa Aes Sedai, fino a raggiungere Rand a Far Madding; solo dopo essersi assicurata delle reali intenzioni di Cadsuane (arriva molto vicino ad avvelenarla o narcotizzarla con una fiala di potente sonnifero), Verin l’aiuta e partecipa alle difese durante la battaglia per la Pulitura di Saidin, durante la quale, assieme ad altre sorelle e alla cercavento Shalon, si confronta con la Reietta Graendal. Da come gestisce questa situazione, forse si ottiene indirettamente un indizio che Verin non appartiene all’Ajah Nera. Segue quindi Rand e gli altri nell’est di Tear, partecipa alla battaglia contro l’orda di Trolloc, ma poi se ne va misteriosamente, lasciando a Rand solo una lettera di spiegazioni, molto elusiva.

Nel libro XII Verin incontra Mat e gli consegna delle misteriose lettere, con il patto che lui le aprirà e le leggerà, se entro un certo periodo di tempo lei non tornerà da lui, quindi con una tessitura di viaggio lo trasporta a Caemlyn. Infine si presenta ad Egwene nella Torre Bianca, appena liberata dalle celle sotterranee in cui l'aveva relegata Elaida; Verin le spiega di appartenere all'Ajah Nera e racconta che circa settanta anni prima si era spinta troppo oltre nelle sue ricerche, perciò si era trovata di fronte alla scelta terribile di venire uccisa o di diventare una nera. In tutti questi anni però, quando ha potuto, Verin ha sempre aiutato la luce e poiché uno dei suoi giuramenti neri le impone di mantenere il segreto fino all'ora della sua morte, Verin beve un veleno a lenta azione e nell'ultima ora di vita, rivela ad Egwene tutti i segreti che ha raccolto sull'Ajah Nera durante tutti quegli anni, compreso un elenco quasi completo di tutti i suoi membri. Mentre Verin muore tra le sue braccia, Egwene ne loda il coraggio e la determinazione.

Poteri e abilità[]

Verin, per la sua forza in Saidar, si trova nella fascia medio-alta nella gerarchia delle Aes Sedai (è tra quelle che riesce ad aprire da sola un portale abbastanza largo per viaggiare), quindi deve mostrarsi deferente nei confronti delle sorelle più forti ed obbedire loro, ciononostante Verin riesce quasi sempre a perseguire i propri scopi, manovrando abilmente le altre sorelle verso la direzione da lei desiderata o addirittura esercitando di nascosto una debole forma di coercizione.

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